La Cattedra di Diritto costituzionale organizza annualmente una Simulazione di processo costituzionale.
Gli studenti sono suddivisi in tre gruppi di lavoro: “Corte costituzionale”, “Avvocatura dello Stato” e “Avvocatura del libero foro”.
Viene loro assegnata una questione di legittimità costituzionale effettivamente pendente davanti alla Corte costituzionale.
La simulazione processuale si svolge in quattro fasi:
1) Illustrazione della questione e distribuzione del materiale necessario per lo studio della stessa;
2) Redazione e scambio, a cura delle “parti”, delle rispettive memorie difensive;
3) Celebrazione della “udienza pubblica”, nella quale le “parti” esporranno le loro argomentazioni, anche a confutazione del contenuto delle difese avversarie;
4) Lettura in udienza delle motivazioni della decisione assunta (e delle eventuali opinioni dissenzienti maturate in seno al Collegio) intorno alla quale si aprirà un dibattito.
L’iniziativa è aperta agli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza, selezionati tramite avviso pubblicato sulla presente pagina. La struttura ottimale del gruppo di lavoro è di circa 30 studenti.
È prevista l’attribuzione di crediti formativi per gli studenti che hanno partecipato a tutte le fasi della simulazione.
a) Primo incontro: Illustrazione della questione e distribuzione del materiale necessario per lo studio della stessa.
b) Redazione e scambio, a cura delle “parti”, delle rispettive memorie difensive;
c) Prima udienza pubblica.
L'udienza costituisce il momento centrale del "finto" processo. Dopo l'intervento del giudice relatore, le parti costituite - rappresentate dalle Avvocature dello Stato e del libero foro - espongono le argomentazioni a sostegno delle proprie tesi e replicano a quelle delle difese avversarie. I giudici costituzionali possono porre delle domande ai difensori, a chiarimento di specifiche questioni.
d) Seconda udienza pubblica.
La fase successiva è costituita da un'ulteriore udienza pubblica.
La seconda udienza pubblica non è prevista nel processo costituzionale "reale": la Corte dà lettura delle motivazioni della decisione assunta e delle eventuali opinioni dissenzienti maturate in seno al Collegio. Segue poi il dibattito libero tra tutti coloro che vorranno intervenire.